sabato 4 aprile ore 21 | teatro
Compagnia Sud Costa Occidentale / Teatro Stabile di Napoli /CRT Centro di Ricerca per il Teatro
BALLARINI
testo e regia Emma Dante
con Manuela Lo Sicco, Sabino Civilleri
scene Emma Dante, Carmine Maringola
costumi Emma Dante
disegno luci Cristina Fresia
produzione Compagnia Sud Costa Occidentale / Teatro Stabile di Napoli / CRT Centro di Ricerca per il Teatro
con il sostegno di Théâtre du Rond Point – Paris
diffusione Alessandra Simeoni
So che un amore
può diventare bianco
come quando si vede un’alba
che si credeva perduta.
Alda Merini
“In una stanza, una vecchia donna è china su un baule aperto. Si alza con in mano una spina elettrica e una presa; non appena le collega sopra la sua testa si accende il firmamento. Da un altro baule appare un uomo vecchio che la guarda e le sorride amoroso. Lui si avvicina a lei. Lei l’aiuta a indossare la giacca di un abito da cerimonia che prende dal baule. Ballano. Lui con la testa poggiata sulla spalla di lei. Lei aggrappata alla giacca di lui. Si baciano. Lui la tocca. Lei si fa toccare. Lui le strofina la coscia con una gamba. Lei gli tiene la gamba per non fargli perdere l’equilibrio. Lui si sbottona la giacca e poi la patta dei pantaloni. La stringe a sé. Ha un orgasmo. Lei si soffia il naso e si gratta la coscia. Lui estrae dalla giacca un orologio da taschino: meno 5… meno 4… meno 3… meno 2… meno 1… al rintocco della mezzanotte lui fa scoppiare un piccolo petardo. Lui e lei si baciano. Lui infila la mano in tasca ed estrae una manciata di coriandoli. Li lancia in aria, festoso. La guarda. Lei lo guarda: “tanti auguri, amore mio.” Lui da un baule tira fuori una bottiglia di spumante. Lei dall’altro baule estrae un velo da sposa e se lo appoggia sulla testa, poi fa suonare un vecchio carillon. Si tolgono la maschera da vecchi, inforcano gli occhiali e riprendono a ballare. Sulle note di vecchie canzoni lui e lei festeggiano l’arrivo di un nuovo anno ballando a ritroso la loro storia d’amore.”
Emma Dante
La trilogia è composta di tre spettacoli autonomi ma indissolubilmente legati da temi di marginalità: povertà, vecchiaia e malattia. Tutti i personaggi della trilogia inforcano gli occhiali. Sono mezzi cecati. Malinconici e alienati.
Nata a Palermo nel 1967, Emma Dante esplora il tema della famiglia e dell’emarginazione attraverso una poetica di tensione e follia nella quale non manca una punta di umorismo. Drammaturga e regista si è diplomata a Roma nel 1990 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Nel 1999 costituisce a Palermo la compagnia Sud Costa Occidentale con la quale vince il premio Scenario 2001 per il progetto “mPalermu” e il premio Ubu 2002 come novità italiana. Nel 2001 vince il premio Lo Straniero, assegnato da Goffredo Fofi, come giovane regista emergente, nel 2003 il premio Ubu con lo spettacolo “Carnezzeria” come migliore novità italiana e nel 2004 il premio “Gassman” come migliore regista italiana e il premio della critica (Associazione Nazionale Critici del Teatro) per la drammaturgia e la regia. Nel 2005, vince il premio Golden Graal come migliore regista per lo spettacolo “Medea”. Ha pubblicato “Carnezzeria. Trilogia della famiglia siciliana” con una prefazione di Andrea Camilleri (Fazi 2007) e il suo primo romanzo “via Castellana Bandiera” (Rizzoli 2008), vincitrice del premio Vittorini e del Super Vittorini 2009. Nell’ottobre del 2009 le viene assegnato il premio Sinopoli per la cultura.
Il 7 dicembre del 2009 inaugura la stagione del teatro alla Scala con la regia di Carmen di Bizet diretta da Daniel Barenboim. Sono stati in repertorio dal 2000 al 2010 in Italia e all’estero: mPalermu, Carnezzeria, Vita mia, Mishelle di Sant’Oliva, Medea, Il festino, Cani di bancata, Le pulle e tre favole per bambini e adulti pubblicati da Dalai editore: “Le principesse di Emma”. Dal gennaio 2011 gira in Italia e all’estero lo spettacolo “la trilogia degli occhiali”, pubblicato da Rizzoli, costituito da tre capitoli: Acquasanta, il castello della Zisa e Ballarini. Nell’aprile 2012 debutta a Parigi all’Operà Comique “La muta di Portici” di Auber diretta da Patrick Davin che viene ripresa nel marzo 2013 al teatro Petruzzelli di Bari con la direzione di Alain Guingal con grande successo di pubblico e di critica. Con “La muta di Portici” vince il premio Abbiati nel 2014. Nell’ottobre 2012 debutta, al teatro Olimpico di Vicenza, “verso Medea” tratta da Euripide, con musiche e canti composti ed eseguiti dal vivo dai fratelli Mancuso. Nel 2013 Presenta in concorso alla 70 edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film “Via Castellana Bandiera” tratto dall’omonimo romanzo, a conclusione della quale Elena Cotta vince la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile. Via Castellana Bandiera vince i seguenti premi: Premio Soundtrack alla miglior colonna sonora, Premio Navicella, attribuito dalla Rivista del Cinematografo, Premio Lina Mangiacapre Il 18 gennaio 2014 inaugura la stagione del Teatro Massimo di Palermo con Feuersnot di Richard Strauss con la direzione di Gabriele Ferro. Nel 2014 riceve l’incarico biennale di direttrice artistica del 67 ciclo di spettacoli classici al teatro Olimpico di Vicenza. Nel 2014 debutta al Teatro Mercadante di Napoli “Le sorelle Macaluso” coprodotto dal Theatre National di Bruxelles e dal Festival d’Avignone all’interno del progetto “cities on stages”. Nel 2014 “le sorelle Macaluso” vince i seguenti premi: Premio “Le Maschere” come miglior spettacolo dell’anno
Premio della critica 2014; Premio Ubu per la regia 2014; Premio Ubu per il miglior spettacolo 2014.
Nel 2014 debutta al teatro Kismet di Bari “Operetta burlesca” prodotto dalla compagnia Sud Costa Occidentale.
Nello stesso anno diventa artista residente al teatro Biondo, e direttrice della “scuola delle arti e dello spettacolo” costituita all’interno del teatro stabile della città di Palermo. Nel 2014 vince il premio De Sica per il teatro e il Premio Ipazia all’eccellenza femminile. Il 21 gennaio del 2015 inaugura la stagione del teatro Massimo con Gisela Di Hans Werner Henze.